Chi Siamo

Il Progetto

Consegne etiche nasce grazie a due cooperative , Dynamo e Idee in movimento con il supporto del centro universitario per la formazione e la promozione dell’impresa cooperativa AlmaVicoo, che hanno aderito al Cantiere Consegne Etiche, coordinato da Fondazione per l’Innovazione Urbana e Comune di Bologna.

Partendo dalla condivisione della Carta dei diritti fondamentali per il lavoro digitale nel contesto urbano di Bologna, attraverso una fase aperta di progettazione, abbiamo individuato un manifesto valoriale (scaricabile qui) che indica non solo i valori di riferimento ma anche le condizioni delle consegne.

A ottobre 2020 è iniziata la fase operativa delle consegne, con una prima sperimentazione che ci ha consentito di identificare gli sviluppi, anche tecnologici, necessari. La sperimentazione è possibile grazie ai fattorini delle cooperative che stanno sviluppano questo servizio e per ora non vi sono posizioni aperte.

A novembre 2020 è diventata operativa la mappa sul nostro sito per scoprire chi sono in negozi e i mercati che hanno aderito alla sperimentazione: il Mercato Albani e il Mercato Ritrovato, ma anche Coop Alleanza 3.0 con i punti vendita di Piazza dei Martiri e di via Barberia, la pizzeria Porta Pazienza, i negozi di cibo sano del marchio Zazie, e due negozi della catena NaturaSì

Da gennaio 2022 è attivo un servizio di consegne solidali a domicilio di beni e servizi di prima necessità (spesa, pasti, libri in prestito del sistema bibliotecario, e assistenza domiciliare), nella sicurezza di agire in una filiera di rispetto del diritto dei lavoratori e di sostenibilità ambientale. 

Con una forte sinergia con il Settore Biblioteche del Comune di Bologna e grazie ad un finanziamento europeo (PON METRO) nell’ambito di Scuola di Azioni Collettive, Consegne solidali prosegue la sperimentazione di “Consegne etiche”, rafforzando il paradigma emergente dell’uso di mezzi sostenibili per le consegne di breve raggio anche nell’ambito sociale, ma senza dimenticare la qualità e la sicurezza delle condizioni di chi lavora nel settore del delivery. Il progetto, grazie ad una rete di relatà civiche radicate nei territori di riferimento, si focalizza nelle zone di Selva di Pescarola e Quartiere Savena nell’ottica di rispondere puntualmente a bisogni che sorgono più prepotentemente nelle zone più fragili della città.

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